NEWS E COMUNICAZIONI
9 April, 2021
Indicazioni di SIE per la gestione dei casi di piastrinopenia/ trombosi/ coagulopatia associata ai vaccini anti-SARS-CoV-2.
Nelle ultime settimane si sono avute numerose segnalazioni di eventi trombotici, spesso in sedi atipiche (trombosi venose cerebrali o splancniche, associati a piastrinopenia e con decorsi clinici di particolare intensità, in pazienti recentemente sottoposti a vaccinazione anti-SARS-CoV-2con Vaxzevria (precedentemente denominato Vaccino COVID-19 AstraZeneca).
Le Autorità competenti (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee-PRAC dell’European Medicines Agency EMA ed Agenzia Italiana del FarmacoAIFA) hanno intensificato l’attività di farmacovigilanza e stanno valutando la plausibilità biologica degli eventi, l’eventuale nesso di causalità con la vaccinazione, e l’esistenza di possibilicaratteristiche cliniche di interesse. [segue nell'allegato]
9 April, 2021
XXXIX CONFERENZA NAZIONALE DI CITOMETRIA
WEB LIVE STREAMING
AGGIORNAMENTI E INNOVAZIONI DELLA CITOMETRIA NELLE APPLICAZIONI CLINICHE E DI RICERCA
14-17 giugno 2021
http://www.citometriagic2021.it/
8 April, 2021
Io sono con te - Paolo di Bartolomeo
Gentili Colleghe e Colleghi, è con grande piacere che pubblichiamo sul nostro sito la foto del recentissimo volume scritto da Paolo Di Bartolomeo. Un segno della trasformazione da ematologo a scrittore del nostro collega di Pescara che ha saputo raccontare tante storie vere che testimoniano quante volte nel nostro lavoro siamo felici di essere riusciti in una “impresa” che sembrava impossibile e quante volte siamo tornati a casa tristi, delusi e anche arrabbiati per aver perso un paziente. Il suo libro è comunque un messaggio non solo di speranza, ma anche una concreta testimonianza per le giovani generazioni della bellezza del nostro lavoro.
22 March, 2021
Invito Webinar SIE dedicato alla vaccinazione anticovid del 29 marzo 2021. Ore 18.00
Webinar organizzato dalla Società Italiana di Ematologia, dedicato ai pazienti per discutere e fare domande sulla vaccinazione anticovid.
Il meeting si terrà lunedì 29 marzo alle ore 18.00
La partecipazione e’ gratuita e non necessita di iscrizione.
21 March, 2021
COVID 19 e malattie ematologiche. Webinar - 20 aprile 2021
Gentili Soci,
inviamo in allegato il Save the Date del Webinar, organizzato da SIE e GIMEMA, dal titolo COVID 19 e malattie ematologiche che si terrà il 20 aprile 2021 dalle 17.00 alle 19.00.
Seguiranno nei prossimi giorni le informazioni per iscriversi e accedere alla piattaforma.
Distinti saluti
Francesca Monari
21 March, 2021
Vaccinazione per COVID-19 nei pazienti con malattie del sangue e sottoposti a trapianto di cellule staminali
PROTOCOLLO 27 SIE/2021//PC/fm del 17 marzo 2021
Cari Colleghi,
come avrete appreso dalle vostre Regioni i pazienti ematologici sono entrati nella seconda coorte di vaccinazioni. Come già sapete questo è il risultato dello sforzo congiunto e delle numerose sollecitazioni che abbiamo fatto sul Ministero della Salute con i colleghi della Oncologia e della Cardiologia nella FOCE (confederazione delle società scientifiche di AIOM, SIC e SIE) oltre che dell’importantissimo lavoro svolto a favore della vaccinazione dal prof Locatelli, Presidente del CSS e da poco nuovo Presidente della CTS.
Al momento non ci sono ancora linee guida internazionali che dicano con precisione le categorie prioritarie da vaccinare nell’ambito dei nostri pazienti. In questo periodo di frequenti incertezze per mancanza di dati “evidence based” abbiamo spesso cercato di essere di supporto attraverso il parere condiviso di ematologi e infettivologi.
Viste le numerose richieste giunte da parte di alcuni di voi abbiamo realizzato una piccola integrazione del documento SIE-GITMO sulle vaccinazioni con il contributo dei proff. Ciceri, Cavo, Girmenia, Luppi, Merli, Pagano, Passamonti. Sono dei suggerimenti nei limiti previsti dalla tabella ministeriale, non sono esaustive e non sono delle raccomandazioni “evidence based”, speriamo ad ogni modo che possano essere di aiuto nel vostro lavoro quotidiano.
Possibile indicazione per le priorità vaccinali in onco-ematologia:
1) Tutte le nuove diagnosi onco-ematologiche che richiedono trattamento a breve termine o supporto trasfusionale, con raccomandazione di evitare Rituximab , inibitori BTK, PI3K e anti-CD19 (Blinatumomab o farmaci sperimentali) sino alla vaccinazione (se possibile e quindi compatibile con il quadro clinico di malattia del singolo paziente).
2) Tutti pazienti candidati a allo, auto, e CAR-T (andrebbero ovviamente effettuate tutte e due le dosi previste dai vaccini ad RNA)
3) Allo/autotrapiantati e soggetti infusi con CAR-T: a distanza di 3 mesi dalla procedura
4) Chemioterapie in corso, da fare durante la fase non di citopenia ma alla ripresa emopoietica
5) Altre terapie in corso: per alcune è molto difficile dare indicazioni, ma si può proporre di sospendere prima e dopo la vaccinazione il DEX ad alte dosi per alcune settimane e di vaccinare sempre in corso di IMID e tentare negli R-chemio che hanno fatto solo i primi 1-3 cicli (questo deciso davvero empiricamente, ma ci sono dati francesi non pubblicati sulla risposta T cellulare che potrebbero montare). Davvero impossibile dare un suggerimento per coloro che sono in trattamento con ruxolitinib o che hanno GVHD cronica grave in trattamento con più immunosoppressori.
Un caro saluto
Presidente SIE
Prof. Paolo Corradini
9 March, 2021
Memo-inHaematology of ASH 2020 on line
Il numero di Memo-inHaematology di ASH 2020 è disponibile online su memoinconcology.com
Il report riassume una selezione di abstract sui principali topic in ambito ematologico.
1 March, 2021
VACCINO COVID PER PAZIENTI EMATOLOGICI
Sono 400mila i pazienti con tumori solidi e del sangue che rischiano di morire se contagiati. Per loro, e anche per i malati oncologici con patologie cardiovascolari, si chiede di non aspettare oltre per vaccinarli
Di pari passo con gli over 80. Negli ospedali e dagli specialisti dove sono in cura: così si possono vaccinare contro il Covid in breve tempo 400mila cittadini con tumori solidi e del sangue e con gravi patologie cardiovascolari. Senza ulteriori indugi visto che ogni mese, in Italia, si stimano 400mila nuovi casi di Covid-19 e circa 10mila persone muoiono per il virus. Il nostro Paese continua a collocarsi fra i primi in Europa per mortalità (3,4%). Il timore è che la priorità nelle immunizzazioni concessa agli over 80 possa ritardare troppo la copertura vaccinale delle categorie in assoluto più fragili. Per questo Foce (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) chiede che siano proprio gli specialisti di riferimento a occuparsi subito della immunizzazione di questi cittadini fragili, senza posticipazioni rispetto agli over 80.
Sono 230mila i pazienti oncologici ed ematologici in trattamento attivo con chemioterapia o immunoterapia e circa 162mila con scompenso cardiaco in classi avanzate, con trapianto di cuore o post-shock cardiogeno. Possono andare incontro a gravi conseguenze se contraggono il virus, con un tasso di mortalità in caso di contagio che va da circa il 25% per i pazienti oncologici, al 37% per gli ematologici fino al 50% per chi ha subito un trapianto cardiaco, percentuali nettamente superiori rispetto alla popolazione generale. “In poco tempo siamo in grado di mettere in sicurezza i nostri 400mila pazienti che rischiano di più e devono avere priorità assoluta – afferma il presidente di Foce, Francesco Cognetti. “Siamo a disposizione per somministrare i vaccini anti Covid immediatamente nelle nostre strutture, senza difficoltà o ritardi”.
Lo scorso dicembre Foce aveva chiesto al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, di rivedere le priorità nella immunizzazione. La Struttura Commissariale e il Ministero della Salute hanno accolto queste richieste e promosso un cambiamento nella sequenza e nella cronologia delle categorie da vaccinare, collocando questi pazienti insieme ad altri cittadini fragili successivamente agli ultraottantenni ma prima delle altre classi di età. Purtroppo, però, la campagna di vaccinazione per gli over 80, che sono circa 4.330.000 in Italia, è partita solo da pochi giorni e si stima che durerà almeno due mesi dal momento in cui tutte le Regioni ne daranno l’avvio. “Ad oggi - aggiunge Cognetti - risultano vaccinati soltanto 70.000 over 80 e l’esperienza delle due settimane di vaccinazione in questa fascia di età nelle Regioni che hanno già iniziato lascia prevedere che, ove si mantenesse lo stesso ritmo, sarebbero necessari più di 4 mesi per il completamento, quindi fino a giugno”.
A destare preoccupazione ci sono anche altre questioni come spiega Giordano Beretta, vice-presidente Foce: “Nel frattempo, è iniziata la vaccinazione di molte categorie che hanno un profilo di rischio nettamente inferiore a quello dei nostri pazienti e, in alcune Regioni, sono già stati immunizzati gruppi di malati fragili, ad esempio nel Lazio le persone sottoposte a trapianto di organi solidi o in corso di emodialisi. Queste decisioni sono sacrosante, ma è opportuno che avvengano alla luce di una riflessione più generale, che deve riguardare tutte le persone fragili del nostro Paese, incluse quelle rappresentate da noi”.
Come evidenziato dalle raccomandazioni stilate da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) e Comu (Collegio degli Oncologi Medici Universitari), la vaccinazione prioritaria anti Covid va offerta ai pazienti oncologici in trattamento attivo. Anche le linee guida del National Comprehensive Cancer Network (Nccn), un’alleanza di 30 centri oncologici negli Stati Uniti, stabiliscono che tutte le persone attualmente in trattamento attivo per una neoplasia devono essere vaccinate con priorità.
Gli esperti mettono sul piatto anche le questioni organizzative: “La vaccinazione di questi pazienti - spiega Paolo Corradini, vice-presidente Foce - a differenza di quella degli ultraottantenni, è più semplice perché potrebbe essere fatta presso le strutture ospedaliere che li assistono. Inoltre, la ristrettezza dei vaccini disponibili rappresenta un motivo di seria riflessione su una loro razionale utilizzazione. Esistono dati recenti che evidenziano come una sola dose di vaccino sia in grado di dare una importante risposta immunitaria nelle persone che hanno già avuto il Covid-19 e, quindi, non è molto comprensibile perché si continuino a fare due dosi come, per esempio, è già avvenuto negli operatori sanitari. Una soluzione che proponiamo è, per esempio, quella di somministrare una dose singola a coloro che hanno già avuto il Covid-19. In questo modo, si libererebbero dosi di vaccino necessarie ai nostri pazienti”.
Purtroppo, i pazienti oncoematologici, proprio per la loro non sono stati inseriti negli studi che hanno dimostrato l’efficacia dei vaccini. Quindi non ci sono dati a riguardo. “Nonostante ciò - continua Fabrizio Pane, tesoriere Foce - i possibili benefici derivanti dalla protezione contro il Covid-19 sono superiori rispetto ai rischi. Va sottolineato che questi pazienti presentano tempi di persistenza del virus molto più protratti, con elevate possibilità di incorrere in mutazioni che vengono poi trasmesse alla popolazione generale, aumentando quindi i livelli di contagio. Da qui l’importanza di vaccinarli in breve tempo. Sono pazienti che in buona parte si muovono, hanno contatti con altre persone, se non altro perché frequentano con continuità gli ambiti ospedalieri per le cure”.
In lista d’attesa per il vaccino ci sono anche i pazienti con tumori e malattie cardiologiche che oltretutto hanno anche subito i ritardi nelle cure causate dalla pandemia. “Dall’inizio dell’emergenza - sottolinea Francesco Romeo, Segretario Foce - è stato rimandato il 30% degli interventi al cuore, soprattutto quelli di cardiologia interventistica. È quindi fondamentale riattivare le attività, per rispondere ai bisogni dei tanti pazienti cardiopatici che attendono un intervento. Inoltre, dobbiamo somministrare subito il vaccino anti Covid a questa popolazione, che ha un rischio di mortalità superiore se contrae il virus”. Infatti, non solo il virus colpisce il cuore in un paziente su cinque, ma le persone con malattie cardiovascolari hanno una probabilità di morire cinque volte superiore. Non solo: “I pazienti con scompenso cardiaco - afferma Ciro Indolfi, vice-presidente Foce - presentano una mortalità doppia, se contagiati dal virus. Tra le complicanze dovute al Sars-CoV-2 vi è l’aumento della coagulazione del sangue causata dalla reazione infiammatoria dell’organismo, che può determinare gravissime conseguenze nei cardiopatici”.
Man mano che le vaccinazioni proseguono anche in altri paesi, si cominciano a tirare alcune conclusioni. L’esperienza maturata in Israele su mezzo milione di cittadini vaccinati con il prodotto Pfizer ha permesso di rilevare che solo lo 0,01% (uno su mille) ha contratto il contagio e sono stati osservati solo 4 casi di infezione gravi e nessun decesso. “Una ragione in più - conclude Cognetti - per somministrare subito il vaccino alle persone che hanno maggior rischio di mortalità. Alcune Regioni come il Veneto hanno già disposto la vaccinazione dei pazienti oncologici in contemporanea con quella degli ultraottantenni. Altre Regioni hanno considerato di adottare questa soluzione. Il Lazio, inoltre, nel nuovo Piano Regionale Vaccini, ha già previsto la vaccinazione di tutti i pazienti fragili e negli stessi luoghi di cura ed a carico degli specialisti curanti in contemporanea con gli ultraottantenni. Chiediamo, quindi, che i programmi vaccinali degli ultraottantenni e dei pazienti oncologici, cardiologici ed ematologici ad alto rischio siano svolti in concomitanza su tutto il territorio nazionale”.
Fonte: La Repubblica - Irma d'Aria - 17 Febbraio 2021
In allegato: Vaccino Covid per malai di cancro e cuore
10 February, 2021
DOCUMENTO SIE GITMO: Vaccinazione per COVID-19 nei pazienti con malattie del sangue e sottoposti a trapianto di cellule staminali
Cari Colleghi,come avrete appreso dai media i pazienti ematologici dovrebbero a breve entrare nella seconda coorte di vaccinazioni cioè subito dopo gli operatori sanitari e le RSA. Questo è il risultato dello sforzo congiunto e delle numerose sollecitazioni che abbiamo fatto sul Ministero della Salute con i colleghi della Oncologia e della Cardiologia nella FOCE (confederazione delle società scientifiche di AIOM, SIC e SIE) oltre che dell’importantissimo lavoro svolto a favore della vaccinazione dal prof Locatelli, Presidente del CSS. Certamente si partirà dalle nuove diagnosi e dai trapianti poi credo verranno gli altri pazienti, ma al momento non ci sono ancora documenti ufficiali che dicano con precisione le categorie prioritarie e chi dovrà eseguire le vaccinazioni. Per ora esistono solo le nostre proposte (subito le nuove diagnosi, i trapiantati, le leucemie acute, etc e per ora non i trattati con R-chemio tra i primi) e sarà quindi una specie di “work in progress” come è stato un po' tutto questo terribile periodo con il COVID. Stiamo anche lavorando con AIFA per cercare di poter fare uno studio SIE/GIMEMA sul trattamento dei pazienti ematologici con i nuovi anticorpi monoclonali anti-spike appena approvati in gazzetta ufficiale, a questo scopo vi chiederei di far sapere entro giovedi alla nostra segreteria se il vostro centro è interessato a partecipare allo studio perché dobbiamo dare un elenco di divisioni di Ematologia ad AIFA. Sebbene in assenza di dati clinici, perché i nostri pazienti erano esclusi da tutti gli studi registrativi sui vaccini, abbiamo realizzato con il consiglio direttivo un documento SIE/GITMO con delle indicazioni che speriamo possano esservi di aiuto nella pratica clinica quotidiano. Ringrazio tutto il gruppo di lavoro, ma in modo particolare il prof Girmenia che è stato il primo a proporre l’iniziativa ed a lavorarci subito in modo concreto.Un caro salutoPresidente SIE
Prof. Paolo Corradini
22 January, 2021
In ricordo del Prof. Pierluigi Rossi Ferrini
Care Colleghe e Cari Colleghi,è con un sentimento di tristezza che vi comunico la improvvisa scomparsa del Prof. Pierluigi Rossi Ferrini.
Uno dei maestri della ematologia italiana e fondatore negli anni settanta della scuola ematologica di Firenze. Al di là delle sue note competenze cliniche e scientifiche ci mancherà il suo tratto sempre garbato ed il suo sorriso.
La SIE è vicina in questo doloroso momento ai suoi familiari ed ai colleghi di Firenze. La perdita di questi amici e colleghi ci rammenta bruscamente quanto il tempo scorra più rapidamente di quanto si desideri, anche per gli ematologi.
Un caro saluto
Paolo